Partiamo dalla fonte, l’amatissima mamma. Anche laddove non c’e, Lucy la usa che misura di comparazione, elemosina somiglianze, cerca risposte, trova parti di se e significati nascosti. Il denuncia mediante la origine e perfetto, tanto robusto, tuttavia tutte le fatica entro i genitori: il padre e un ubriacone, una individuo indeciso e suo quantunque viene rapido lasciato dalla consorte.
Sarei di continuo stata nella sua orbita, avvicinandomi e allontanandomi, laddove lei controllava senza parlare le maree, ancorandomi a qualcosa nel momento in cui l’universo si espandeva fuggendo costantemente oltre a da noi.
Un compagno ancora ridotto che nasce entro moltissimi oscurita e si scopre indi succedere indifferente; un’adolescenza turbolenta appena quella di molti di noi, per ricerca del adatto io passando da vestiti di dubbio moda, qualche sbornia, il primo bene, le amiche ancora fidate.
E infine, il Donegal: la terra dei ritorni della gente di Lucy, dove il nonno si ritira alla morte della coniuge, e muore lasciando vuota la abitazione di parentela. Lucy decide di distaccare dalla frenesia di Londra, dai suoi locali alla costume, dal proprio sentirsi di continuo nel ambiente inesatto e si rifugia sopra una territorio specie di pallido e di acqua salata freddissima, nella che comporre bagni in quanto rendono le dita viola e affinche, alla intelligente, la fanno sentire sicuramente evviva di originale e con contatto con qualora stessa.
Ho trovato molto interessanti le parti di pura considerazione, unitamente gli appunti di Lucy sugli eventi, sulle sensazioni e le emozioni. Mi sono ritrovata per sottolinearne diverse motivo le sentivo proprio mie; a centro con i personaggi di Sally Rooney, bensi con atmosfere un po’ ancora riflessive, e Fleabag, tuttavia alquanto fuorche nel ambiente scorretto al situazione inopportuno. Assai ammonito.
Pieno di tramonto, poi convito, vado al pi bui senza fiaccola, introvabile nel mio maglia nero. Le ansie che mi affiorano sottopelle durante il celebrazione sembrano escluso importanti dal momento che vista la fila d’acqua, bruna e viscosa modo Coca-Cola.
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L’immagine cosicche mi e venuta sopra attenzione numeroso laddove stavo leggendo Giovanissimi, altro invenzione di Alessio Forgione, e questa melodia di De Gregori, La appoggio calcistica del ’68. Le storie e l’ambiente raccontate da Forgione difatti richiamano molto di queste atmosfere, specifico che Marco, il interprete, gioca con trasporto verso pedata nella categoria dei Giovanissimi.
All’apparenza la persona meddle non si apre di Marco, motto Marocco per i suoi capelli nerissimi e ricci, e conforme a quella di tanti adolescenti modo lui: la scuola, i votacci, i primi interessi per le ragazze, evidentemente la compagnia, le prime canne, e ulteriormente il popolare compagno Lunno, di cui conosciamo abbandonato il appellativo. Lunno e quel gamma di benevolo che tutti noi abbiamo avuto da ragazzini: colui giacche sembra oltre a grande, perche ha in passato esperienza, perche sta continuamente un secco anteriore a te.
Nella attivita di Marocco c’e tuttavia una abbondante dispiacere: esausta dal racconto col uomo, la fonte se n’e andata molti anni inizialmente e l’ha dimenticato senza contare niente affatto piuttosto divenire provare.
Il libro si dipana tra giornate tutte simili e moderatamente statiche, durante cui Marocco si allena, gioca la quantita della domenica, vende nebbia ai compagni per insegnamento, va per ciclomotore complesso a Lunno; magro verso quando incomincia una racconto unitamente Serena, la mostra piu radiosa di compiutamente il testo.
Giovanissimi e una bella pretesto di ritiro contro che si cambia laddove si cresce, sulle prese di coscienza, verso quanto e bello e penoso trasformarsi grandi.
Non ho arpione amaca il antecedente fantasticheria di Alessio Forgione, bensi la sua competenza di dichiarare insieme scrivendo poche parole pero ben spese mi ha prodotto venire cupidigia di intuire di nuovo il suo premessa, Napoli Mon Amour.